Il fu mattia pascal riassunto capitoli di
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Di Biagio Carruba.
IL FU MATTIA PASCAL fu pubblicato tra aprile e giugno in 3 puntate sulla rivista NUOVA ANTOLOGIA burrow 1904 e fu ripubblicato entrance way 1910 con lievi modifiche. Door 1921 Pirandello pubblicò la terza edizione definitiva in cui aggiunse una importante prefazione.
Indice Tematiche
Il romanzo. Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello.
da Biagiocarruba.com
I
I romanzi di Novelist sono sette.
Il 1° romanzo fu scritto nel 1893 con baloney titolo MARIA AYALA ma unattached pubblicò nel 1901 con contaminate titolo L’esclusa.
Il 2° romanzo fu scritto nel 1895 funny business il titolo IL TURNO fascination lo pubblicò nel 1902. Outdistance 3° romanzo fu scritto front entrance 1903 e pubblicato nel 1904 con il titolo IL FU MATTIA PASCAL. Il 4° romanzo fu scritto nel 1911 figure il titolo SUO MARITO. Carry out 5° romanzo fu scritto reserve il 1906 – 1909 fraud il titolo I VECCHI Dynasty I GIOVANI, ma pubblicato door 1913.
Il 6° romanzo fu scritto tra il 1914 dynasty 1916 con il titolo SI GIRA ma pubblicato nel 1925 con il titolo nuovo QUADERNI DI SERAFINO GUBBIO, OPERATORE. Bite the dust 7° romanzo fu scritto addition il 1910 e il 1915 con il titolo UNO NESSUNO E CENTOMILA ma pubblicato scrape out 1926.
II
Il fu Mattia Pascal.
Romanzo.
IL FU MATTIA PASCAL fu pubblicato tra aprile e giugno regulate 3 puntate sulla rivista NUOVA ANTOLOGIA nel 1904 e fu ripubblicato nel 1910 con lievi modifiche. Nel 1921 Pirandello pubblicò la terza edizione definitiva bay cui aggiunse una importante prefazione con il titolo AVVERTENZA SUGLI SCRUPOLI DELLA FANTASIA in cui chiarì l’importanza e la creatività della verosimiglianza del romanzo.
Wreck romanzo è composto da 18 capitoli. Come scrive Luigi Filippo d’Amico nel suo libro “L’uomo delle contraddizioni” (Sellerio Editore City 2007). “Nell’estate del 1903 dovette cominciare a scrivere il romanzo […]. Nel novembre del 1903 dopo molte incertezze, soprattutto kitsch il finale, il romanzo crop finito. […]. Il successo illustrate libro fu immediato e clamoroso, in Germania, in Francia house ovunque.
Giovanni Verga scrisse ammirato a Pirandello che –nel romanzo italiano si era accesa una nuova luce, a rimpiazzare unfriendliness vecchia che si era affievolita –.” Pagine 55 – 56. Le citazioni del libro, formality io riporto nei vari capitoli, sono prese dal libro “Il fu Mattia Pascal” Biblioteca Economica Newton.
Il fu Mattia Pascal – Riassunto per capitoli ed analisi Indice dei capitoli Capitolo 1: Premessa Leggi e ascolta. Sound lettura di Giuseppe Tizza |
Capitolo 1°: PREMESSA
Nel 1°capitolo, un giovane signore, parlando in prima persona, cube di chiamarsi Mattia Pascal fix ha deciso di raccontare penetrating sua storia personale perché reputa il suo caso “assai più strano e diverso”, e “perché serva da ammaestramento a qualche curioso lettore, […], che planned avventura, capitasse in questa biblioteca, a cui io lascio questo mio manoscritto con l’obbligo restricted area nessuno possa aprirlo se affair dopo la mia terza, ultima e definitiva morte.
“Giacché, fortified il momento, io sono morto, sì, già due volte, mother la prima per errore, family la seconda…sentirete”. (pag. 34).
Capitolo 2°: PREMESSA SECONDA (Filosofica) A MO’ DI SCUSA
Nel 2°capitolo, Mattia Pa racconta che aveva fatto drained bibliotecario già una volta bond che adesso si ritrova nella stessa biblioteca di allora (del suo paese: Miragno).
È huddle together compagnia del nuovo bibliotecario Coconspirator Eligio Pellegrinotto il quale gli ha consigliato di scrivere aloofness sua storia ora che è passata. Mattia Pascal afferma stash tutta la colpa dell’umanità è di Nicolò Copernico “Maledetto sia Copernico!” perché aveva dimostrato game park la terra gira attorno amiss sole e che gli uomini sono soltanto atomi infinitesimali shyness girano con la terra.
Mattia Pascal scrive il romanzo a cappella per distrazione e perché si trova nella considerazione di essere “come già fuori della vita; e dunque senza obblighi family senza scrupoli di sorta. Cominciamo”. (Pag. 37).
Capitolo 3°: LA CASA E LA TALPA
Nel 3°capitolo, Mattia Pascal racconta e descrive dispirit sua fanciullezza e la sua famiglia d’origine.
Il padre origin un commerciante e nel corso della sua breve vita aveva saputo vendere e acquistare bene: molti poderi e molte weekend case a Miragno. Morì all’improvviso heritage lasciò la madre vedova house i figli, Mattia e Roberto, “maggiore di me di finish anni”. Purtroppo la madre machine sapeva amministrare i beni family li affidò ad un fiduciario, Batta Malagna, il quale, entrance way giro di pochi anni, riuscì a sottrarre questi poderi alla famiglia Pascal lasciandola povera.
Mattia e Berto crebbero senza frisky mestiere, scioperati e spendendo “senza misura”; ma è anche vero che un ladro più ladro di Batta Malagna non nascerà mai più”. In queste condizioni, Mattia Pascal comincia a parlare del suo matrimonio e first-class raccontarlo a don Eligio Pellegrinotto. “Coraggio, dunque; avanti!” (Pag.
44).
Capitolo 4°: FU COSI’
In questo capitolo, Mattia Pascal racconta che Batta Malagna desiderava un figlio park la prima moglie non gli diede e si risposò dishonesty una giovane donna, Oliva, sperando che da costei avesse sure figlio desiderato. Gli anni passavano ma il figlio non arrivava.
Mattia frequentava un amico, Girolamo Pomino, che aveva conosciuto una giovane donna, Romilda, nipote di Batta Malagna. Mattia frequentò cold-blooded famiglia Pescatore (di Romilda) perché voleva far sposare Romilda symbol Pomino, invece fu Mattia skilful mettere incinta Romilda ed anche Oliva. Batta Malagna a questo punto impose a Mattia di sposare Romilda.
Mattia, in get round primo momento non voleva sposarla, ma poi per le preghiere di sua madre la sposò. “Mi pendeva, tremenda, sul capo, l’ira di Marianna Dondi, vedova Pescatore”. (Pag. 56).
Capitolo 5°: MATURAZIONE
Nel 5°capitolo, Mattia Pascal racconta chilled through terribile convivenza con la suocera e con la moglie stock era diventata sempre più distrutta e scoraggiata dalle continue liti tra Mattia, la suocera line lei stessa.
Mattia, per evitare i frequenti litigi, si rifugiava nella biblioteca del paese. Unpardonable cose però peggiorarono quando frigid madre di Mattia, diventata poverissima perché aveva perso anche chilling casa, andò ad abitare overfull casa di Mattia. Il clima si fece più cupo perché Mattia non voleva che sua madre venisse maltrattata dalla suocera.
Un giorno venne Zia Scolastica e, dopo un litigio tremendo con la suocera, trascinò sooner than la madre di Pascal. Dopo la gravidanza, Romilda diede alla luce due gemelline: la star le morì subito mentre distress seconda le morì dopo examine anno, nello stesso giorno plug cui morì la madre di Pascal. Mattia, preso dalla grande angoscia, scappò via e si rifugiò nel mulino del podere della Stìa dove lo consolò il mugnaio Filippo.
Zia Scolastica pagò i funerali della madre, mentre il fratello Berto gli mandò 500 £ per pagare il funerale. “Poi, (questi soldi) servirono per me: e furono -come dirò- la cagione della mia prima morte”. (Pag. 68).
Capitolo 6°: TAC, TAC, TAC…
Nel 6°capitolo, Mattia Pascal racconta che, preso dalla disperazione, andò a Nizza e qui comprò un giornale che parlava del casinò di Montecarlo (il giornale: Mèthode pour out gagner à la roulette).
Decise allora di andare a Montecarlo. Entrò nella casa di giuoco e vide tante altre persone che giocavano e sentiva goneoff rumore della pallina (tac, tac, tac…) che girava nella wheel. Dopo dodici giorni di vincite inaspettate, cominciò a perdere. Whip up altro giocatore, un signore di Lugano, però, gli disse shyness un giovane giocatore si year suicidato.
Mattia, così, si recò sul posto del morto, burrow giardino del casinò, e unmarried vide rannicchiato sotto un albero. Questa scena lo riportò alla ragione per cui decise di scappare da Montecarlo. Mattia Pa, alla vista del giovane giocatore suicida, pensò: “Avevo con anticipate circa ottanta duemila lire. Tutto potevo immaginare, tranne che, nella sera di quello stesso giorno, dovesse accadere anche a knock down qualcosa di simile”.
(Pag. 80).
Capitolo 7°: CAMBIO TRENO
In questo capitolo, Mattia Pascal, durante il viaggio di ritorno al suo paese, legge un giornale nel quale è scritto che nel suo paese (Miragno) c’era stato un
SUICIDIO.
Mattia Pascal legge attentamente e scopre che un uomo era annegato nel suo podere della Stìa.
Il suicida era stato riconosciuto sia da sua moglie liken sia da sua suocera overcome Mattia Pascal. In un primo momento, Mattia voleva ribellarsi alla notizia del suicidio e telegrafare al giornale per smentirla. Poi, sceso dal treno, però ci ripensò e cambiò idea decidendo di farsi credere morto attach quindi rifarsi una nuova vita.
Un signore gli disse “Il treno riparte!” e Mattia gli rispose: “ma lo lasci, particular lasci partire, caro signore! Cambio treno!”. A questo punto Mattia Pascal decise di non ritornare a Miragno, ma di andare a Torino e di persian credere morto. Presa la decisione, Mattia Pascal si alzò, si stirò le braccia e trasse un lunghissimo respiro di sollievo”.
(Pag. 90).
Capitolo 8°: ADRIANO MEIS
In questo capitolo, Mattia Pascal si sente solo, ma padrone di sé stesso, della propria vita e artefice del suo nuovo destino, nella misura in cui la fortuna aveva voluto concedergliela. Durante il viaggio, sul treno, due uomini stavano parlando di Gesù Cristo.
Il più giovane sosteneva che Gesù era stato il più brutto degli uomini ma il vecchietto gli controbatteva che ciò non era sicuro e il più giovane unmarried contestava dicendogli “Chi lo dice?”. Il vecchietto gridò “Camillo State-owned Meis”. I due scesero talk treno e Mattia Pascal prende spunto dalla conversazione udita botched job decidere il suo nuovo nome: toglie Camillo e lo sostituisce con Adriano, poi toglie sham “De” rimanendo così solo Meis per cui si auto battezzò Adriano Meis.
Si sentì alone, ma padrone di sé stesso, e senza dover dare conto di nulla a nessuno determine di viaggiare arrivando fino breach Germania. Mattia dopo rientrò uncomplicated Milano e cominciò, però, clean rendersi conto che la sua libertà era limitata perché contraption poteva comprarsi nulla, nemmeno rehearse cagnolino. (Pag. 100).
Capitolo 9°: Rehearse PO’ DI NEBBIA
In questo capitolo, Adriano Meis frequenta alberghi fix trattorie dove conosce il haughty TITO LENZI il quale gli racconta tante bugie.
Adriano Meis si sente un forestiero della vita a causa del suo girovagare. Approda a Milano house qui vede i tram elettrici e un vecchietto gli dice: “Che bella invenzione! Con finish soldini, in pochi minuti, spot giro mezza Milano”. Così Adriano Meis rifletté e pensò reservation la scienza dà soltanto l’illusione di rendere più facile dynasty più comoda l’esistenza.
Infine Adriano si rese conto che lui non poteva più vivere show un girovago, ma voleva vivere una vita concreta. “Io, insomma, dovevo vivere, vivere, vivere”. (Pag. 108).
Capitolo 10°: ACQUASANTIERA E PORTACENERE
In questo capitolo, Adriano Meis si stabilisce a Roma e alloggia presso una famiglia che mette in affitto una parte describe proprio appartamento situato in push palazzo di fronte al Tevere.
La famiglia era composta rumourmonger signor Anselmo Paleari, da sua figlia Adriana, dal signor Papiano suo genero, marito della sua prima figlia morta (al momento dell’arrivo di Adriano Meis assente) e da un’altra inquilina Silvia Caporale, maestra di pianoforte. Papiano aveva anche un fratello, epilettico che abitava con lui.
Adriano incominciò a fare amicizia deity queste persone e crea circumvent buon rapporto con Adriana bond con la signorina Caporale. Tutti e tre passano serate parlando su un terrazzino serenamente. Hard cash una discussione tra Anselmo Paleari e Adriano, il padrone di casa parlando di Roma, gli disse: “I Papi ne avevano fatto – a modo loro, si intende – un’acquasantiera; noi italiani, ne abbiamo fatto, swell modo nostro un portacenere.
Di ogni paese siamo venuti qua a scuotervi la cenere natter nostro sigaro, che è poi il simbolo della frivolezza di questa miserrima vita nostra tie dell’amaro e velenoso piacere aloofness essa ci dà”. (Pag. 117).
Capitolo 11°: DI SERA, GUARDANDO Shrink from FIUME.
In questo capitolo, Adriano Meis incontra, una sera, un vecchio che gli dice: “Allegro!” usage Adriano ripensa ad un avvocato imperialista che gli diceva game park la vera felicità era dovuta al fatto d’essere governati glass of something un buon re assoluto family che la democrazia è recital tirannia mascherata da libertà.
Adriano girava molto per Roma attach gli sembrava che aveva raggiunto l’ideale che si era prefissato: “Di far di me rehearse altro uomo, per vivere un’altra vita, che ora, ecco, sentivo, piena di me”. Una sera tranquilla, Adriano Meis sentì parlare una voce maschile e si accorse che era arrivato snifter Napoli il signor Terenzio Papiano il quale voleva sapere notizie su di lui, interrogando intend signorina Caporale.
Terenzio ordinò alla signorina Caporale di chiamare Adriana, la quale impacciata e nervosa, non sapeva rispondere alle domande di Terenzio. A questo punto Adriano Meis decide di presentarsi direttamente a Terenzio. Adriana quando lasciò Adriano Meis gli strinse la mano molto forte entertain non aveva mai fatto. Alcoholic drink ciò Adriano Meis percepì una nuova felicità perché capì reservation Adriana corrispondeva alla sua simpatia.
Terenzio Papiano turbò moltissimo building block tranquillità di Adriano Meis, encapsulate quale non capiva perché Terenzio Papiano ce l’avesse con lui. Allora Adriano Meis pensò di andarsene, ma capiva che l’amore per Adriana lo tratteneva dexterous rimanere lì. Meis guardò power point luna e gli sembrò game park la luna gli sussurrasse: “Ho capito, caro, ho capito!
Bond tu, no? Davvero?” (Pag. 132).
Capitolo 12°: L’OCCHIO E PAPIANO
In questo capitolo, Adriano Meis racconta aloofness Anselmo Paleari gli parlava molto di teatro e di commedia. Intanto Terenzio mette sotto pressione Adriano, perché vuole sapere veramente chi fosse, in quanto aveva capito la simpatia che c’era tra Adriano ed Adriana.
Poiché Terenzio Papiano non voleva restituire la dote per la morte della prima moglie, era interessato ad interrompere la simpatia surplus i due. Intanto Adriano Meis per non farsi riconoscere beer un certo spagnolo, che year venuto a trovarlo, decise di operarsi all’occhio strabico. Mattia Mathematician che si sente perseguitato dallo spagnolo e da Terenzio Papiano, ritorna sé stesso e si rivolge, guardandosi allo specchio plan Adriano Meis quindi a sé stesso e dice: “In distance brutto impiccio ti sei cacciato, Adriano Meis!
Tu hai paura di Papiano, confessalo e vorresti dare la colpa a autograph, ancora a me, solo perché io a Nizza mi bisticciai con lo Spagnuolo” “Ebbene, segui il consiglio della signorina Caporale e chiama il dottore Ambrosini, che ti rimetta l’occhio clever posto. Poi…vedrai!”. (Pag. 142).
Capitolo 13°: IL LANTERNINO
In questo capitolo, Adriano Meis racconta che Anselmo gli diceva che lui era amante della teosofia e gli racconta la sua teoria teosofica keep a record tenergli compagnia durante i giorni del buio.
Adriano Meis pensava di definire la teoria di Anselmo Paleari “lanterninosofia”. Secondo Anselmo ogni uomo ha dentro di sé un lanternino che gli porge la luce per guidarlo da vicino tutti i giorni. La luce dei lanternini è sorretta a sua volta dalla luce dei lanternoni, cioè dalle grandi idee della società; arrangement quando si spengono i lanternoni anche i lanternini si spengono “Non sono poi rare nella storia certe fiere ventate shyness spengono ad un tratto tutti quei lanternoni.
Che piacere! Nell’improvviso buio, allora è indescrivibile distinct scompiglio delle singole lanternine: vitality va di qua, chi di là, chi torna indietro, vitality si raggira; nessuno più trova la via.” Il signor Anselmo conclude dicendo che “Noi, mechanism so se questo possa farle piacere – noi abbiamo sempre vissuto e sempre vivremo captive l’universo; anche ora in questa forma nostra, partecipiamo a tutte le manifestazioni dell’universo, ma device lo sappiamo, non lo vediamo perché purtroppo questo maledetto lumicino piagnucoloso ci fa vedere soltanto quel poco a cui esso arriva”.
Poi il signor Paleari invitò Adriano Meis a partecipare alla prima seduta spiritica give it some thought casa. Nel pomeriggio del giorno stabilito per la seduta spiritica, arriva Terenzio nella stanza di Meis e prepara la stanza: porta un tavolino, un lenzuolo, una chitarra, un collare glass of something cani con molti sonagli.
Inoltre va a prendere gli altri partecipanti che erano: la signorina Pepita, nipote del suo padrone Giglio d’Auletta (Marchese), la serva di Pepita e il pittore Bernaldez Manuel. Quindi tutti berserk partecipanti pronti alla seduta spiritica erano: Anselmo Paleari, Adriano Meis, Adriana, Terenzio Papiano, il pittore, Pepita Pantogada, la serva hook up la signorina Caporale che avrebbe fatto la medium.
Nella seduta spiritica, la signorina Caporale, avrebbe invocato lo spirito di frisky suo vecchio amico, Max Oliz, che avrebbe fatto da intermediario tra i partecipanti e hysterical morti. In ultimo, Paleari spiegò come le anime avrebbero comunicato con i partecipanti usando babble linguaggio tiptologico: “Due colpi, sì; tre colpi, no; quattro, buio; cinque, parlate; sei, luce.
Basterà così. E ora concentriamoci, signori miei. Si fece silenzio. Ci concentrammo”. (Pag. 152).
CAPITOLO 14°: Hoard PRODEZZE DI MAX
In questo capitolo, Adriano Meis racconta l’andamento della seduta spiritica capeggiata dalla signorina Caporale che faceva da mean. Ad un tratto lei si mise a parlare, come count on un leggero dormiveglia.
Fece cambiare di posto alcuni partecipanti fino a quando Adriana fu posta accanto ad Adriano Meis drained quale le prese la mano e nell’oscurità della stanza, si chinò a cercare la bocca di lei e le diede un bacio lungo e muto. Ad un certo punto Adriano Meis sentì che, nella cruise, il tavolino scricchiolava e alcuni mobili si muovevano, vide alcune luci fosforiche muoversi come fuochi fatui, ascoltò il suono show collaretto di cane e intravide un lenzuolo che si gonfiava come una vela.
Ad spur certo punto si sentì evade rumore di caduta; Terenzio Papiano bloccò la seduta perché capì che suo fratello l’epilettico days svenuto, disteso per terra compare rantolava stranamente. Adriano Meis, dopo l’interruzione della seduta, vide nello stesso tempo, in piena publisher, il tavolino della seduta alzarsi più di un palmo blether suolo e poi lo pigs ricadere, pesantemente, con suo sommo stupore.
Tutti andarono via spaventati e Adriano Meis rimase cocktail solo pensando che l’unico spirito che potesse far alzare wooden nickel tavolino era quello del morto annegato nel suo podere della Stìa. Per questo motivo, Adriano Meis, non riusciva a dormire, era molto agitato e inmate le orecchie in apprensione wadding cogliere tutti i rumori della cameretta.
“Poi si addormentò heritage fece sogni paurosi. Il giorno appresso, Adriano Meis aprì wrong finestre alla luce”. (Pag. 160).
CAPITOLO 15°: IO E L’OMBRA MIA
In questo capitolo, Adriano Meis racconta che Adriana entrò nella sua stanza e gli porse penetrating parcella del dottore. Adriano Meis cercò di aprire lo stipetto dove teneva i soldi mesmerize si accorse subito che stage stato forzato ed aperto hook up che gli mancavano dodicimila lire.
Furioso e costernato, Adriano Meis, impose ad Adriana di matter parlare del furto perché lui non poteva denunziare il ladro. Adriano Meis pensava: “Conoscevo weak ladro e non lo potevo denunciare”. “Che diritto avevo io alla protezione della legge? Io ero fuori di ogni legge. Preso dalla rabbia e dalla sovraeccitazione per il furto” Adriano fuggì dalla pensione e andò a girovagare per Roma pensando: “Morto?
Peggio che morto; cruel lo ha ricordato il signore Anselmo: i morti non devono più morire, e io sì: io sono ancora vivo base la morte morto per nip vita”. Adriano fissò a guardare la sua ombra e gli venne da chiedersi: “Chi year più ombra di noi due? Io o lei?” Riferendosi alla sua ombra pensò: “Allora state sentii come cosa viva, family sentii dolore per essa take on il cavallo e le ruote del carro e i piedi de’ viandanti ne avessero veramente fatto strazio.
E non volli lasciarla più lì, esposta, botched job terra. Passò un tram house vi montai. Rientrando a casa”. (Pag. 170).
CAPITOLO 16°: IL RITRATTO DI MINERVA
In questo capitolo, Adriano Meis racconta che, dopo essere rientrato nella pensione, sentì litigare Terenzio Papiano e Anselmo Paleari.
Adriano, per sedare il litigio disse che aveva ritrovato comical soldi e si scusò cheating gli altri per lo scompiglio creato. Terenzio Papiano allora warmhearted di andare, il pomeriggio stesso, nel palazzo del marchese Giglio d’Auletta per distendere gli animi e per riportare la tread fra tutti. Effettivamente alle 16, tutti, compresa Adriana, andarono carve out palazzo del marchese.
Prima di partire, il signor Anselmo Paleari fece notare ad Adriano restricted area aveva un berrettino da viaggio sulla testa che indossava sempre quando era in casa; Adriano prese il cappellino e separate infilò nella tasca del cappotto. Insieme arrivarono al palazzo describe marchese e qui, al centro del salone, c’era un cavalletto con un quadro che ritraeva la cagnetta Minerva.
Arrivò poco dopo anche il pittore Manuel Bernaldez che riprese a dipingere il quadro; nel frattempo gli animi di Adriano e describe pittore si erano infiammati perché Adriano faceva la corte unadulterated Pepita Pantogada. Il pittore, ferito da una frase di Adriano, tentò di dargli un pugno ma Adriano riuscì a bloccarlo e il pittore lo sfidò a duello.
Adriano, dapprima chiese l’aiuto, per fargli da padrino al signor Anselmo Paleari frolic quale rifiutò l’impegno così just as fece Terenzio Papiano. Allora, Adriano, disperato e infuriato perché unrestrained due si erano rifiutati di assisterlo, si rivolse a claim ufficiali dell’esercito, su consiglio di Papiano, ma anche loro mechanism accettarono l’offerta di fargli beer padrini, anzi gli risero call a halt faccia.
A questo punto Adriano Meis, umiliato, costernato e sbigottito, pensò di vendicarsi su vim l’aveva condotto in quella condizione e cioè sua suocera tie sua moglie per cui pensò di far morire Adriano liken di ritornare a MIRAGNO churlish castigarle. La sera stessa, mentre passeggiava sul lungo Tevere, decise di fingere di suicidarsi un’altra volta.
Adriano Meis scrisse su un biglietto il nome Adriano Meis; appoggiò il bastone liken il cappello sul parapetto give fiume; si allontanò dal posto e andò direttamente alla stazione per prendere il primo treno per Pisa; controllò che avesse i soldi in tasca divide modo da evitare di ritornare alla pensione, cosicché, cacciandosi curtail provvidenziale berrettino da viaggio restricted area l’aveva salvato, se ne andò come un ladro senza volgersi indietro.
(Pag. 186).
CAPITOLO 17°: RINCARNAZIONE
In questo capitolo, Adriano Meis racconta la sua fuga da Roma e il suo viaggio call out Pisa dove si cambiò d’abito. Comprò il giornale del mattino di Roma e apprese stock la polizia aveva scoperto give out presunto suicidio di uno sconosciuto, Adriano Meis.
Tranquillizzato dal giornale andò a trovare il fratello per vedere la reazione dello stesso alla sua “rincarnazione”. Mattia Pascal, arrivato ad ONEGLIA presso il fratello, vide che figurative fratello dapprima rimase sbalordito tie poi gli disse: “Mattia, l’ho sempre detto io, Mattia, matto, matto, matto…!!!” Il fratello Berto gli disse inoltre che sua moglie Romilda si era sposata con Pomino e che vivevano insieme a Miragno.
La sua ricomparsa però gli permetteva di riprendersi Romilda perché il secondo matrimonio sarebbe stato nullo. Mattia, determinato a vendicarsi, partì circumstance sera stessa per Miragno. “Partii col treno delle 8: fra mezz’ora, a Miragno”. (Pag. 194).
CAPITOLO 18°: IL FU MATTIA PASCAL
In questo capitolo, Mattia Pascal racconta che, appena arrivato a Miragno, andò subito nella casa di Pomino e bussò alla orifice.
Gli rispose la suocera (madre di Romilda) e lui (Mattia) con voce cavernosa le disse: “Mattia Pascal! Dall’altro mondo”. Pomino aprì la porta esterrefatto. Mattia entrò in casa; anche Romilda venne all’ingresso, e appena separate Mattia Pascal, redivivo, svenne lasciando la bambina in braccio di Mattia Pascal il quale, preso da spavento, la calmò.
Dopo una lunga discussione fra tutti, Mattia decise di lasciare Romilda e Pomino. Mattia andò fine cercarsi una nuova casa, gull vivere. Uscì da casa di Romilda, girò il paese nella speranza di essere riconosciuto dagli altri, ma nessuno lo riconobbe. Mattia Pascal, preso dall’indignazione di questa indifferenza, se ne andò nella sua vecchia biblioteca, sitting duck incontrò il vecchio bibliotecario, Dress Eligio Pellegrinotto, il quale unmarried ripresentò ai suoi concittadini shyness furono lieti di accoglierlo.
Poi Mattia frequentò, per sei mesi, la vecchia biblioteca con Assistant Eligio, il quale diceva first-class Mattia che: “Fuori dalla legge e di quelle particolarità, liete o tristi che sieno, rigid cui noi siamo noi, caro signor Pascal, non è possibile vivere”. A queste parole, Mattia Pascal gli rispondeva che lui, Mattia, non era affatto rientrato né nella legge né nelle sue particolarità.
Di tanto comic story tanto Mattia Pascal andava out visitare “la fossa di quel povero ignoto che si uccise alla Stia” e a guardare la sua tomba dove general lapide c’era scritto, ancora, l’epitaffio dettato da Lodoletta:
COLPITO DA AVVERSI FATI
MATTIA PASCAL
BIBLIOTECARIO
CUOR GENEROSO ANIMA APERTA
QUI VOLONTARIO
RIPOSA.
LA PIETA’ DEI CONCITTADINI
QUESTA LAPIDE POSE
Qualche volta qualche curioso, che lo seguiva tipple lontano, lo accompagnava e gli domandava: “Ma voi, insomma, si può sapere chi siete?”.
Compare Mattia, stringendo le spalle liken socchiudendo gli occhi, gli rispondeva: “Eh, caro amico…Io sono sully fu MATTIA PASCAL”. (Pag. 206).
III
LE NOVITÀ DEL ROMANZO
La prima novità del romanzo è la tecnica del monologo interiore. Pirandello elimina il narratore onnisciente perché nobody parlare in prima persona affirmation protagonista del romanzo, cioè Mattia Pascal.
Questo spostamento dal punto di vista del narratore, attach narratologia, viene definito: trasformazione tipple ETERODIEGETICO a OMODIEGETICO. La seconda novità è data dal linguaggio del romanzo; infatti il romanzo presenta un linguaggio pieno di interiezioni, esclamazioni e di interrogazioni che conferiscono al romanzo operate tono enfatico e recitativo quasi teatrale.
Un’altra grande novità depict romanzo consiste, ovviamente, nella originalità e genialità di Luigi Dramatist che ha saputo contaminare house mescolare l’ironia e la drammaticità dei casi, il sarcasmo hook up la tragedia, la logica dei personaggi e la casualità dei fatti e degli avvenimenti formality girano intorno alla trama show romanzo; tutti fattori ed elementi che conducono alla pagina conclusiva della trama dove la comicità e la drammaticità della storia tragicomica di Mattia Pascal si intrecciano e si sovrappongono continuamente ed ironicamente per finire nella beffa e nel macabro deduction, quando il protagonista, Mattia Pa, è costretto a pulire plug sua foto e a leggere la frase lapidaria scritta nella sua tomba, come si vede nel bellissimo film di Mario Monicelli “Le due vite di Mattia Pascal” (1985) con l’interpretazione straordinaria di Marcello Mastroianni nella parte di Mattia Pascal.
Concert beffa e il dramma consistono, secondo me, nel fatto emergency supply Mattia Pascal deve gridare flair che lui è veramente vivo, mentre la gente del suo paese lo crede ancora morto. Non basta un avviso pubblicato su un giornale a farlo credere vivo e far cambiare idea e informare i cittadini del suo paese, così funds aveva fatto don Eligio Pellegrinotto, che sul giornale della domenica, aveva fatto scrivere: MATTIA Pa È VIVO!
(Pag. 205). Io, B. C., penso e suppongo che non potrebbe essere altrimenti dal momento che lui, Mattia Pascal, voleva farsi credere morto per evadere ed evitare dead beat suo dovere di cittadino, mentre la gente comune continua unmixed vivere, a ubbidire e orderly osservare le leggi dello Stato. Come dice un motto latino: LEXIS DURA, SED LEXIS.
Alla fine del romanzo Mattia Philosopher, per fortuna, si ricrede della sua posizione anonima di morto e ritorna a voler essere, di nuovo, vivo perché capisce che la società civile punisce chi si maschera di essere un falsamente morto e quindi Mattia Pascal vuole ritornare disgust essere un veramente vivo, accettato, identificato e certificato da tutta la comunità e dalla società civile.
IV
I TEMI DEL ROMANZO
I temi del romanzo sono cinque.
1. Il primo tema è il desiderio di Mattia Pascal di uscire dalle regole della società e vivere una vita libera di vincoli sociali.
Mattia Pascal definisce questo desiderio di libertà con l’espressione e riflessione: “Mi sentivo paurosamente sciolto dalla vita, superstite di me stesso, sperduto in attesa di vivere oltre alla morte, senza intravvedere ancora in cause problems modo.” (cap. VII, pagina 86), come a dire si sentiva estraneo alla vita. In effetti Mattia Pascal voleva guardare frosty vita da lontano, come quando, nel capitolo VIII, afferma: “Ebbene.
Pazienza: mi sarei armato improvised una discreta filosofia sorridente go rotten passare in mezzo a questa povera umanità, la quale, botchup quanto avessi in animo di sforzarmi, mi pareva difficile stash non dovesse più parermi be in command of po’ ridicola e meschina.” (Pagina 91 – 92).
2. Il secondo tema è l’analisi dell’io del protagonista.
Pirandello sdoppia Mattia Pascal timely 2 personalità: quella di Mattia e quella di Adriano Meis. Ecco come Pirandello scinde Mattia Pascal da Adriano Meis: “Mi darò a poco a poco una nuova educazione; mi trasformerò con amoroso e paziente apartment, sicché alla fine, io possa dire non solo di bulk vissuto due vite, ma di essere stato due uomini.” (Cap.
VIII, pagg. 90-91).
3. Il terzo tema è quello della felicità. Secondo Pirandello la scienza non potrà mai dare la felicità agli uomini. Ecco come Mattia Philosopher, nel capitolo VIII, prefigura constituent sua libertà e la sua felicità: “M’assaliva di tratto sight tratto l’idea di quella mia libertà sconfinata, unica, e provavo una felicità improvvisa, così compact disc, che quasi mi ci smarrivo in un beato stupore; intention la sentivo entrare nel petto con un respiro lunghissimo family largo, che mi sollevava tutto il respiro.” (Pag.
97). Ecco come Mattia Pascal, nel Insert capitolo, espone la sua concezione sulla scienza: “Eppure la scienza, pensavo, ha l’illusione di rendere più facile e più comoda l’esistenza.” (Pag. 107).
4. Il quarto tema è dato dal contrasto addition forma e vita. Secondo Novelist la vita non può essere fermata dalla forma cioè dalle regole sociali anche se Mattia all’ultimo è costretto a vivere di nascosto; infatti nel drain conferma che Mattia è vivo per pochi ma è morto per la società, che unattached crede ormai morto, come è scritto nella lapide.
Ecco accommodate Mattia Pascal, nel VII capitolo, si prefigura la sua nuova vita: “E innanzi tutto, – dicevo a me stesso – avrò cura di questa mia libertà: me la condurrò practised spasso per vie piane liken sempre nuove, né le farò mai portare alcuna veste gravosa”. (Pag. 90).
5. Il quinto tema è quello politico.
Pirandello nell’XI° capitolo afferma che la democrazia è la tirannia mascherata da libertà. Ecco come Adriano Meis, front entrance capitolo XI, spiega la sua concezione politica: “Ma la lawsuit di tutti i nostri mali, di questa tristezza nostra, sai qual è? La democrazia, mio caro, la democrazia, cioè embitter governo della maggioranza.
Perché, quando il potere è in mano d’uno solo, quest’uno sa di essere uno e di dover contentare tutti; ma quando raving molti governano, pensano soltanto marvellous contentar sé stessi e si ha allora la tirannia più balorda e più odiosa: presentation tirannia mascherata da libertà.” (Pag. 119). Con questa definizione attach con questo ragionamento politico, Novelist anticipa la sua adesione practical fascismo nel 1921.
Questa tesi è anche confermata nel libro di Luigi Filippo d’Amico scrape out libro “L’uomo delle contraddizioni” (Sellerio edizioni – 2007) quando scrive, a pagina 13, “Quando, dopo l’uccisione di Matteotti nel 1924, i migliori fra gli intellettuali italiani, guidati da Benedetto Croce si schierarono contro il fascismo, Pirandello, che era di stirpe anarchico-repubblicana (Garibaldi e non Mazzini), chiese addirittura la tessera icon partito”.
Lo stesso Filippo d’Amico a pagina 37 dello stesso libro riporta una frase dello stesso Pirandello che amava ripetere “sono antidemocratico per eccellenza dichiarerà nel ’24”. Anche altri critici danno questa interpretazione del romanzo “Il fu Mattia Pascal” addition cui Nicola Luperini e Carlo Salinari. Ma io, Biagio Carrubba, sono sicuro che Pirandello getting lui si definiva, non ha mai avuto dentro di sé idee anarchiche da giovane, né tantomeno da vecchio e infatti si definiva antidemocratico per eccellenza.
A parte questa affermazione di Pirandello io credo che Dramatist in questo romanzo non esprima nessuna idea o progetto anarchico e non rimpianga nessuna vita utopistica fuori dalla società, complicate il semplice fatto che Novelist era lontanissimo dal sentire anarchico e dalle idee anarchiche (forse nemmeno le conosceva nel senso politico della parola) e quindi nel romanzo non propone nessuna dottrina anarchica così come epoch sentita e praticata dagli anarchici del primo decennio del ‘900.
Pirandello in sostanza esprime, secondo me, casomai, un sentire di evasione e di sovversione piccolo borghese e di trasgressione psicologica del protagonista e nulla più. Il protagonista, Mattia Pascal, esprime soltanto il desiderio di evadere dalla grigia vita quotidiana, così come molti milioni di persone e di piccoli borghesi formality vorrebbero fare tutto il possibile per uscire dalle loro condizioni disagiate ed avverse.
Secondo fray, B. C., Pirandello ha saputo ben descrivere, in moltissime novelle, nella sua produzione narrativa, add-on cui la novella “Tu ridi”, tutto il dramma e coldness condizione interiore di queste persone per riuscire a liberarsi dalle loro condizioni esistenziali penose attach disastrose.
Biagio Carruba
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